mercoledì 18 giugno 2014

#bookreview: Recensione - Memorie di una geisha di Arthur Golden

Eccoci amici lettori con un nuovo appuntamento nella rubrica recensioni!


Da appassionata sfegatata di tradizioni e usanze giapponesi del pre-seconda guerra mondiale, potevo non riportarvi uno dei romanzi cult per eccellenza sul tramonto dell'impero giapponese?




Scena dal fim "Memoirs of a geisha", 2005

Titolo - Memorie di una geisha
Autore - Arthur Golden
Edizione - Tea libri
Prezzo - 5€
Numero pag. - 567
Copertina versione economica Tea libri



Trama

La piccola Chiyo è una bambina cresciuta  in una famiglia di pescatori in un piccolo villaggio chiamato Yoroido. 


Dopo la morte della madre, il padre decide di venderla insieme alla sorella Satsu,  ad una casa di geishe di Kyoto.
L'intermediario tra il padre e l'okiya è un uomo, Tanaka, proprietario della campagna ittica di Yoroido. 
Le bambine si trovano così catapultate a Gion, il quartiere delle geishe di Kyoto, dove vengono però separate. 
Chiyo viene assunta come domestica nell'okiya Nitta, inserendosi così in un mondo di arte e seduzione. 
Ha così inizio per la bambina una nuova vita. Dimenticata la piccola Chiyo per sempre, si fa avanti Sayuri come donna,  destinata col suo grande fascino a diventare una delle geishe più famose del Giappone, al tramonto di una tradizione millenaria. 


Commento personale


Dopo aver visto la versione cinematografica del 2005 diretta da Rob Marshall all'età di circa 10 anni, i miei ricordi sull'intreccio si erano un po' sbiaditi. 

Nonostante questo portavo dentro di me una sorta di amore platonico per quel mondo all'apparenza così lontano ma ancora tangibile nel nostro immaginario comune fatto di geishe, onore, tradizioni, samurai e quant'altro. 
Così per Natale ho deciso di farmi regalare dal mio principe azzurro questo capolavoro della narrativa contemporanea. 
Essendo una sorta di bildungsroman, ossia una romanzo di formazione in cui vengono narrate le vicende riguardanti la protagonista dalla più tenera età fino all'età adulta, risulta impossibile non affezionarsi alla piccola Chiyo, seguirla passo passo in un mondo per certi aspetti inconcepibile per noi occidentali, condividendo con lei le cattiverie subite dalla geisha invidiosa e folle Hatsumomo, i successi della sua carriera, gli amori, le rinunce e la sua solitudine. 

La grandezza più grande di questo libro sta nel ritratto di femminilità che Golden riesce a delineare.

Niente civetterie, prostitute o malizia. Egli riesce ad esprimere una rara sensibilità e riservatezza attraverso la voce indimenticabile di una bambina che si fa donna, artista, geisha.

Ebbene, ammetto di avere versato un po' di lacrime, soprattutto nel momento in cui mi sono accorta che tutto era finito; niente più nottate alle sale da tè di Kyoto, niente sakè o futon. 
Non avrei più indossato i geta, gli alti sandali di legno così scomodi da portare. 

Ma soprattutto all'ultima pagina, il mio cuore non ha potuto che sussultare davanti a tanta meravigliosa grazia. 



"Ora so che il nostro mondo è tanto instabile quanto un'onda che si innalza in mezzo all'oceano.
Quali che siano stati i nostri conflitti e i nostri trionfi, per quanto indelebile sia il segno che questi abbiano potuto lasciare su di noi, finiscono sempre per stemperarsi come una tinta ad acquerello su un foglio di carta."


Scena dal film "Memoirs of a geisha", 2005


Curiosità

Dopo che il romanzo fu pubblicato, Arthur Golden fu denunciato dalla geisha Mineko Iwasaki, per diffamazione e violazione di contratto. Secondo la donna infatti Golden avrebbe dovuto mantenere l'anonimato cosa che invece non fece, citandola nei ringraziamenti a fondo libro. 

Tale contratto era dovuto al fatto che nella società delle geishe vigevano regole strettissime riguardanti la riservatezza. La sua violazione venne ed è tutt'ora considerata disonorevole ed onta a lei e al mondo delle geishe. 


Voto finale 

     

5/5
Consigliatissimo!


Se anche voi siete appassionati di arte giapponese o semplicemente avete curiosità, pareri o consigli su prossime letture fatevi sentire! Commentate qui sotto!

Tanti abbracci librosi!
CarolH., la giovane Libraia

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