E' sempre difficile parlare di letture che si insediano nella memoria, specialmente se accarezzano le tue esperienze passate. Ci provo.
Rughe.
Rughe è un racconto delicato ed affettuoso, al contempo umoristico e, ahimè, anche malinconico.
Nel tratto caratteristico di Paco Roca - il quale è entrato a far parte dei miei fumettisti preferiti - prende forma la storia di Emilio, un uomo anziano destinato a passare i restanti giorni della sua vita dentro un istituto per anziani, essendo i suoi parenti incapaci di prendersene cura.
Paco Roca si fa infatti voce di una realtà sempre più usuale nella nostra società: affidare a terzi il gravoso compito di prendersi cura della vecchiaia dei nostri cari - scelta talvolta obbligata.
Siamo sempre più predisposti ad un approccio pessimistico verso la vecchiaia.
Cerchiamo di ritardarne i sintomi, giorno per giorno. Come se il termine vecchio fosse sinonimo di decadimento.
Siamo circondati da malattie neurodegenerative, le quali ci ricordano come il nostro vissuto sia labile, i nostri ricordi possano essere distrutti da un momento all'altro.
Non a caso infatti ad accompagnare Emilio c'è il morbo di Alzheimer, una delle patologie più discusse, temute e misteriose del nostro secolo.
Emilio è un espediente, un vettore, attraverso il quale ci è possibile osservare più da vicino una vera e propria comunità di persone al culmine della loro esperienza di vita. Uomini e donne che si aggrappano ai propri affetti e al proprio passato, intraprendendo una battaglia contro il tempo che passa e la fine che si avvicina.
Paco Roca ci dipinge una tela affollata di annedoti sulla senilità con maestria, riuscendo a far riflettere il lettore con leggerezza.
La cosa più importante però, è che la sua tela è ricca di esseri umani.
Sono lì per ricordarci che la vecchiaia è una tappa obbligata, che non può essere nascosta ai confini delle nostre vite.
Ci dicono che forse, quando i margini dei nostri ricordi si faranno sfocati, quando il viso delle persone che abbiamo amato durante la nostra vita si faranno anonimi, noi vorremo qualcuno accanto a noi che nonostante tutto ci ricordi che il nostro vissuto è stato memorabile.
Non dimenticatevi di chi avete avuto accanto.
Ricordate, ricordate per loro.
Alla mia dolce zia,
Claudia
hey ciao sono nuova ! Mi piace un sacco la frase come incipit del tuo blog ed anche questa recensione mi ha molto incuriosito! se ti va passa anche da me :D
RispondiEliminaCiao Silvia, grazie mille :)
Elimina