sabato 4 giugno 2016

Libri in pillole #6 - Rughe, ossia il racconto di una vita

Premessa: non sono un'appassionata di graphic novel, ma vorrei diventarlo. 

E' sempre difficile parlare di letture che si insediano nella memoria, specialmente se accarezzano le tue esperienze passate. Ci provo.


Rughe. 
Rughe è un racconto delicato ed affettuoso, al contempo umoristico e, ahimè, anche malinconico.

Nel tratto caratteristico di Paco Roca - il quale è entrato a far parte dei miei fumettisti preferiti - prende forma la storia di Emilio, un uomo anziano destinato a passare i restanti giorni della sua vita dentro un istituto per anziani, essendo i suoi parenti incapaci di prendersene cura.
Paco Roca si fa infatti voce di una realtà sempre più usuale nella nostra società: affidare a terzi il gravoso compito di prendersi cura della vecchiaia dei nostri cari - scelta talvolta obbligata.

Siamo sempre più predisposti ad un approccio pessimistico verso la vecchiaia.
Cerchiamo di ritardarne i sintomi, giorno per giorno. Come se il termine vecchio fosse sinonimo di decadimento
Siamo circondati da malattie neurodegenerative, le quali ci ricordano come il nostro vissuto sia labile, i nostri ricordi possano essere distrutti da un momento all'altro.
Non a caso infatti ad accompagnare Emilio c'è il morbo di Alzheimer, una delle patologie più discusse, temute e misteriose del nostro secolo.  

Emilio è un espediente, un vettore, attraverso il quale ci è possibile osservare più da vicino una vera e propria comunità di persone al culmine della loro esperienza di vita. Uomini e donne che si aggrappano ai propri affetti e al proprio passato, intraprendendo una battaglia contro il tempo che passa e la fine che si avvicina.

Paco Roca ci dipinge una tela affollata di annedoti sulla senilità con maestria, riuscendo a far riflettere il lettore con leggerezza.
La cosa più importante però, è che la sua tela è ricca di esseri umani.
Sono lì per ricordarci che la vecchiaia è una tappa obbligata, che non può essere nascosta ai confini delle nostre vite.

Ci dicono che forse, quando i margini dei nostri ricordi si faranno sfocati, quando il viso delle persone che abbiamo amato durante la nostra vita si faranno anonimi, noi vorremo qualcuno accanto a noi che nonostante tutto ci ricordi che il nostro vissuto è stato memorabile

Non dimenticatevi di chi avete avuto accanto.
Ricordate, ricordate per loro. 


Alla mia dolce zia, 
 Claudia 


2 commenti:

  1. hey ciao sono nuova ! Mi piace un sacco la frase come incipit del tuo blog ed anche questa recensione mi ha molto incuriosito! se ti va passa anche da me :D

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